Museo Diocesano-Gubbio

Info

logo GubbioComune Gubbio
Indirizzo Via Federico da Montefeltro, 1
Telefono 075.9220904
Email info@museogubbio.it
Sito www.museogubbio.it
Orario 1 ottobre/31 marzo 10.00-17.00 1 aprile/30 settembre 9.30-17.30 25 dicembre, 1 gennaio e 15 maggio chiuso

Nel cuore della città medievale di Gubbio, all’ombra della sua suggestiva Cattedrale sorge l’antico Palazzo dei Canonici, costruito a più riprese a partire dalla fine del secolo XII e ampliato nei due successivi.
Rappresenta uno dei monumenti più interessanti della città umbra, ricco di ambienti, peculiarità architettoniche, manufatti originali, scorci e panorami sulla pianura sottostante. È facilmente raggiungibile a piedi e tramite gli ascensori pubblici che salgono dalla parte bassa della città sino agli orti della Cattedrale. Qui ha sede il Museo Diocesano, mirabile raccolta d’arte che ripercorre la storia bimillenaria di questo luogo così come di tutta la Diocesi eugubina, che i documenti descrivono già viva nei primissimi secoli dell’Era Cristiana.
Il piano terra ospita la Botte dei Canonici, enorme contenitore quattrocentesco, autentica rarità per tutti gli appassionati di storia dell’enologia, oltre alla mostra permanente di scultura del maestro Giuseppe Calzuola.
La sezione archeologica presenta una ricchissima collezione di reperti ceramici greci, italioti, apuli ed etruschi dal VII sec. a.C. fino all’epoca classica, tra cui due Kilykes firmate da Taleide e Fraix; un lapidario romano ed altomedievale; una preziosissima raccolta numismatica di monete greche, magnogreche e romane dal VII-VI sec. a.C. fino all’epoca carolingia. Nelle varie sale poi, sono ospitati esempi di pittura e scultura del ‘200 e ’300 tra cui le splendide tavole dipinte dall’eugubino Mello.
La pittura quattrocentesca è rappresentata da opere della bottega di Ottaviano Nelli, di Taddeo di Bartolo e da uno splendido ciclo di affreschi con scene della Passione di Cristo. Un rinascimentale piviale fiammingo finemente decorato rappresenta la “punta di diamante” della collezione di paramenti sacri e suppellettili liturgiche.
Opere di artisti quali Benedetto Nucci, Cristoforo Roncalli (Pomarancio), G.B. Salvi (Sassoferrato), Giusto di Gand completano l’offerta di ricchezze di cui una visita seria della città di Gubbio non può fare a meno.

Foto
Chiesa dei Bianchi
Chiesa dei Bianchi

Chiostro Diocesano 1
Chiostro Diocesano 1

Gubbio Museo
Gubbio Museo

Ikuvium dipinti murali
Ikuvium dipinti murali

Refettorio 2
Refettorio 2

Interno 1
Interno 1

Chiostro Diocesano 2
Chiostro Diocesano 2

Refettorio 1
Refettorio 1

Interno 2
Interno 2

Listener 1
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Listener 2
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Listener 3
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Esterno
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CHIOSTRI ACUSTICI TRA UMBRIA E TOSCANA 18 Luglio

294589792_10159680789901928_7054134720023224558_nUn pubblico numeroso al terzo appuntamento di Chiostri Acustici tra Umbria e Toscana che si è tenuto per la prima volta nel Chiostro del Museo Diocesano di Gubbio lunedì 18 luglio alle ore 21.00. Un coinvolgente concerto dal titolo Voci Oltre del Djelem do Mar Trio composto da Fabia Salvucci e Sara Marini voci e tamburi a cornice e Lorenzo Cannelli voce, lauto cretese, pianoforte, symphonia. Trasportati nelle melodie delle regioni italiane ma anche del mondo il Trio ha eseguito magistralmente canti delle più vive tradizioni con delle sonorità straordinarie . Veri professionisti e illustratori dei brani che in questo modo hanno introdotto il pubblico alla comprensione di popoli, delle diverse etnie e anche a tematiche quanto mai attuali.
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Gubbio al tempo di Giotto. Tesori d’arte nella terra di Oderisi

34070248_529175310817983_2984494730139664384_nDa Palazzo dei Consoli al Museo Diocesano, passando per Palazzo Ducale: saranno queste le tre sedi espositive della mostra “Gubbio al tempo di Giotto – Tesori d’arte nella terra di Oderisi”, in programma dal 7 luglio al 4 novembre 2018. L’esposizione, una delle più grandi mai realizzate, ripercorrerà la vicende storiche e artistiche tra la fine del 1200 e la seconda metà del 1300, periodo in cui la Città di Pietra fu particolarmente attiva in campo artistico (e non solo). Pitture su tavola, sculture, miniature e documenti risalenti all’epoca di Giotto saranno al centro dell’esposizione per un totale di circa 80 opere, provenienti dal rilevante patrimonio artistico eugubino ma anche da fuori regione.La mostra intende fornire, tramite un percorso diacronico dall’età di Giotto alla seconda metà del Trecento, con un approccio metodologico interdisciplinare e un’accurata ricerca filologica, nuove proposte interpretative su Guido di Oderisi, il Maestro Espressionista di Santa Chiara, Palmerino di Guido, Guiduccio Palmerucci.

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Anche il Museo Diocesano di Gubbio aderisce alla V Giornata dei Musei Ecclesiastici. Il tema è “Se Scambio Cambio” agevolazioni per l’ingresso in cambio di uno scatto

Giunge alla V edizione la Giornata dei Musei Ecclesiastici, promossa da A.M.E.I. – Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, quest’anno prevista per i giorni 21 e 22 ottobre. La tematica che farà da filo conduttore è “Se scambio cambio”, dove il concetto di “scambio” racconta la disponibilità a un’apertura a più livelli, la volontà di un confronto e un dialogo con chi sentiamo affine o diverso da noi. Una “cultura dello scambio” fa crescere, produce un inevitabile quanto imprevedibile cambiamento. Molti i livelli e le tipologie di scambio proposte, quella abbracciata dal Museo Diocesano di Gubbio, che fa parte dell’Associazione  MEU-Musei Ecclesiastici Umbri, è quello dell’interscambio tra patrimonio artistico e nuove tecnologie al servizio dell’arte. Infatti sarà possibile entrare al museo con ingresso ridotto, in cambio di uno scatto che abbia come scenario una sala del museo, e postata sui social. Un modo per porre l’attenzione sul rapporto tra patrimonio storico-artistico e le nuove tecnologie social, strumento sempre più indispensabile di divulgazione e conoscenza delle realtà museali. “Il nostro museo non è una raccolta di arte liturgica o religiosa, ma un cammino nella civiltà di un popolo che si è arricchito ed è entrato in relazione col resto geografico della comunicazione artistica, forte del suo condizionamento socio-culturale cristiano – le parole di Mons. Pietro Vispi, Direttore del Museo Diocesano di Gubbio –  lo dimostra la varietà dei pezzi esposti, degli autori presenti, del differenziarsi delle produzioni e delle collezioni proposte. Lo stesso ambiente museale è di per se una passeggiata nella storia architettonica del medioevo e del rinascimento. Visitare il Museo Diocesano di Gubbio non è guardare il passato ma  reiniziare un cammino che porta fino ai giorni nostri anche attraverso la varietà e ricchezza delle proposte espositive di autori contemporanei.” L’Appuntamento dunque è per i giorni di sabato 21 e domenica 22 ottobre, per la V edizione di “Se scambio cambio”, giornate dei musei ecclesiastici. Per informazioni o prenotazioni delle visite guidate contattare la segreteria al numero 0759220904  oppure scrivere ad info@museogubbio.it

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Eugenia Liaci a Gubbio espone le sue scritture nascoste. Mostra personale al Museo Diocesano per il mese di Aprile

liaciAl Museo Diocesano di Gubbio si inserisce un nuovo appuntamento espositivo per Aprile 2017, la mostra personale di Eugenia Liaci dal titolo “Scritture nascoste” il cui opening ufficiale è previsto per il 5 aprile a partire dalle ore 16.00, presso Palazzo dei Canonici sede del Museo Diocesano. Eugenia nata a Bari e vive a San Casciano Val di Pesa. Le opere realizzate negli ultimi anni sono una sorta di chiusura del cerchio rispetto al percorso che Eugenia Liaci ha intrapreso come artista e ricercatrice. Nel 1985, ancora studente del corso di laurea in fisica a Firenze, Eugenia Liaci incontra la Scienza dello Spirito di Rudolf Steiner che dà impronta di base a tutto il suo cammino artistico e di vita. Per oltre venti anni approfondisce la ricerca del colore attraverso la purezza di luci che offre la tecnica dell'acquarello, spaziando dalla ricerca monocroma fino all'indagine di atmosfere cromatiche che caratterizzano particolari momenti del corso della natura, (Acquarelli- Studi Recenti, Villa Pozzolini, Firenze 2006, presentazione della personale a cura dell'artista) . Con diverse selezioni di acquarelli partecipa a mostre personali e collettive sul territorio toscano a partire dal 1985 e nel 2007 riceve dalla dott.ssa Madleine Braun l'invito a lasciare una selezione di 26 opere in mostra permanente presso lo studio 'Movimenti' a Pontassieve, Firenze, (Acquarelli- Studi Recenti, Movimenti Studio, Pontassieve 2007, presentazione a cura dell'autrice).
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L’eclettismo artistico di Edoardo Stramacchia al Museo Diocesano di Gubbio, in bilico tra le suggestioni di Andy Warho e Walt Disney

eclettismoRiparte con un nome di prestigio, la stagione artisti dell’Associazione Culturale La Medusa che a Gubbio gestisce tra gli altri il Polo Museale Diocesano, di cui punta di diamante resta indubbiamente  il Palazzo dei Canonici, nobile sede del Museo Diocesano. Per Marzo 2017, riapertura ufficiale della stagione, è prevista infatti la  mostra personale di Edoardo Stramacchia dal titolo “CAOS”, con vernissage sabato 4 marzo alle ore 17.00. Edoardo Stramacchia inizia l'attività artistica nel 1971, e le prime esperienze si confrontano con un mondo surreale vicino al lavoro di Tanguy. Nel 1973 allestisce la sua prima personale presso la galleria "Paganora" a Brescia mentre nel 1975 entra nel gruppo Sincron, grazie al quale entra in contatto con grandi artisti come Julio le Parc e Bruno Munari.Successivamente si avvicina alla Poesia Visiva entrando in contatto con Eugenio Miccini e Ugo Carrega. Nel 1980 fonda con Bonetti e Tancredi il gruppo"TREA" con cui espone in varie gallerie tra cui la"Vismara" a Milano.Nel 1981,1982,1985 espone al Salon al Grand Palais di Parigi. Nel 1984 avviene la svolta con l'incontro con i Nuovi Futuristi e Marco Lodola che all'epoca espongono da Inga Pin. umerose sono le sue mostre sia personali che collettive.
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